
Recentemente, il ministero dell’istruzione e del merito, acronimo MIM, ha emanato un decreto che regolamenta il concorso per la scuola pubblica relativamente alla professione di docente per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Questo decreto, pubblicato nella gazzetta ufficiale, introduce notevoli cambiamenti rispetto a quanto sancito nel 2021, con lo scopo di snellire ed efficientare le procedure di selezione.
Ma nel dettaglio, che cosa cambia per chi vuole sostenere il concorso per la scuola pubblica?
Per partecipare al concorso, i candidati dovranno essere in possesso di diversi requisiti. I requisiti più comuni sono una laurea quinquennale (ciclo unico o 3+2) oppure il diploma AFAM di II livello coerente con la classe di concorso ed infine l’abilitazione all’insegnamento. Per quanto riguarda i posti di sostegno, è obbligatorio possedere il titolo di specializzazione in riferimento agli alunni con disabilità.
Inoltre, il decreto permette l’ammissione anche a coloro che, pur non avendo l’abilitazione all’insegnamento, hanno comunque maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni, nella specifica classe di concorso per cui si vuole concorrere.
Al termine delle varie prove, verranno pubblicate diverse graduatorie di merito in ambito regionale per l’immissione in ruolo dei vincitori. Tali graduatorie, con validità annuale, verranno stilate per classe di concorso e tipologia di posto.
Ora, qualche consiglio utile per la preparazione:
- Studiare approfonditamente tutto ciò che riguarda l’ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico coerente con la posizione per cui ci si sta candidando.
- Esercitarsi simulando la prova scritta e la prova orale.
- Possedere un inglese almeno di livello B2.
- Possedere delle competenze digitali per quanto riguarda l’uso didattico delle tecnologie.
- Aggiornarsi sulle normative di settore e sui programmi di esame.
Infine, buona fortuna a tutti i candidati!
Bibliografia:
- Ministero dell’istruzione e del merito. Decreto ministeriale n.205 del 26 ottobre 2023
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